L’utilizzo di FDM per trasformare la linea di produzione in Giappone

La stampa 3D, e più precisamente la FDM, ha trasformato le attività di uno dei nostri stabilimenti di produzione a Tohoku, in Giappone.

L’assemblaggio delle stampanti di produzione è composto da molti singoli componenti, per cui è fondamentale che gli operatori maneggino, raccolgano e costruiscano i pezzi in modo efficiente. Questo può essere difficile, dato il numero di processi di assemblaggio coinvolti, soprattutto per i nuovi lavoratori.

In Ricoh seguiamo la filosofia “Kaizen”, il termine giapponese che indica il miglioramento continuo, il che significa che ci sforziamo costantemente di migliorare i nostri processi quotidiani, sia nelle operazioni di produzione che in tutte le aree aziendali.

Nell’assemblaggio dei servizi commerciali di stampa 3d e delle stampanti Ricoh su larga scala, avevamo raggiunto il limite del Kaizen e di ciò che poteva essere migliorato con i metodi tradizionali. Per aumentare la produttività, abbiamo iniziato a considerare nuovi approcci e, in particolare, le opportunità offerte dalla fdm e dalla stampa 3D. È così che è nata l’idea di una postazione di lavoro mobile.

In primo luogo, le maschere in metallo sono state sostituite con alternative in plastica leggera, riducendo il peso in media del 95% e il costo del 30%. La capacità di produrre forme difficili o impossibili con i metodi tradizionali ci ha permesso di stampare maschere con istruzioni chiare e di utilizzare la codifica dei colori per rendere il processo di produzione “a prova di errore”, consentendo ai nuovi lavoratori di imparare il processo di assemblaggio molto più rapidamente di prima.

Ad esempio, i pezzi in un contenitore giallo vengono assemblati con un utensile contrassegnato in giallo. Questo permette di configurare le postazioni di lavoro in ordine di utilizzo, in modo che siano autoesplicative e che il processo produttivo sia più efficiente.

Questo nuovo modo di progettare le linee di produzione ha permesso l’utilizzo di postazioni di lavoro mobili, in quanto le maschere sono più leggere e possono essere spinte dagli operatori in tutta sicurezza .

Le stazioni Haizen (fornitura di pezzi) e le postazioni di lavoro mobili sono interconnesse, il che significa che le operazioni di sottoassemblaggio possono essere eseguite con un movimento minimo. In precedenza l’area di lavoro era fissa e gli operatori dovevano spostarsi per raccogliere i pezzi prima di assemblarli sulle postazioni di lavoro dedicate.

Il semplice utilizzo della codifica a colori ha garantito la qualità, rendendo superflui i processi di ispezione di terze parti di .

“La stampa 3D non è un modo per negare o sostituire i metodi di produzione esistenti. Per Ricoh 3D è più efficace quando viene utilizzata per migliorare le tecnologie in aree come la lavorazione e l’assemblaggio, ottenendo in definitiva una maggiore produttività.”

Katsumi Hirama – Direttore del Production Innovation Center, Ricoh Industry Company Ltd

Per la produzione di piccole serie la stampa 3D continuerà a essere uno strumento estremamente efficace per ottimizzare la produzione, sia per le operazioni 3D di Ricoh che per l’apprendimento che trasmettiamo ai nostri clienti.